Sei un risparmiatore o un investitore?
In soli 8 minuti il Presidente NAFOP, Cesare Armellini, spiega un concetto molto semplice
che può essere di grande aiuto per i tuoi risparmi
Ti invitiamo a guardare il breve video che segue, registrato in occasione del Fee Only Summit 2019
“L’educazione finanziaria è un tema fondamentale ma rimarrà sempre difficile per il risparmiatore districarsi in un mondo così complesso. Il mio consiglio? Distinguere sul mercato se il soggetto lavora per te o per una banca e quindi avvalersi di professionisti che sono slegati da logiche di vendita”.
1. Se ho dei soldi, cosa devo fare? Da qui nasce un piccolo problema.
Noi potremo anche insegnare al risparmiatore o all’investitore che se i tassi salgono, il prezzo dell’obbligazione scende, o che se i tassi scendono il prezzo dell’obbligazione sale, se una obbligazione ha una durata lunga o tecnicamente ha una duration lunga allora l’obbligazione è più a rischio, gli insegniamo che le azioni sono a rischio, gli insegniamo che i cambi sono a rischio…ipotizziamo quindi un mondo ideale nel quale siamo riusciti a insegnare tutto.
2. Ma cosa succede a questo punto?
Il nostro risparmiatore o investitore arriva in banca dove ha i propri soldi e scopre che i prodotti e gli strumenti finanziari che sono in commercio sono circa 100.000, andiamo a togliere le singole obbligazioni che per varie ragioni per un risparmiatore ad oggi è difficile comprare e togliamo anche le azioni… il risparmiatore sta cercando qualcosa che gestisca di fatto il suo investimento.
Gli italiani hanno in tasca circa 20.000 fondi comuni di investimento o sicav. Bene, il risparmiatore va in banca e la banca, avendo i suoi accordi commerciali, gli presenta il suo listino di prodotti. Ad esempio la sua ha 700 accordi, un’altra banca ha 3.000 – 4.000 prodotti finanziari e così via.
3. A questo punto il nostro risparmiatore cosa fa? Gli cerchiamo di insegnarli come districarsi in questo mondo?
Esistono i benchmark, “questo fondo qui ha reso tot, questo ha battuto il benchmark.., però forse molti di voi non sanno che i benchmark non sono molto spesso reali anzi, spesso non si sa cosa siano o come vengano costruiti.
4. Questo genera un’ulteriore complicazione, a questo punto cosa fa il nostro risparmiatore?
Al momento stiamo parlando ancora solo di fondi e sicav, ma se parliamo di certificati che sono migliaia, polizze assicurative con all’interno la gestione finanziaria che sono migliaia e così via la situazione si complica ulteriormente. Inoltre ogni anno centinaia di questi prodotti vengono tolti dal mercato, inglobati in altri fondi, immessi di nuovi e altri cambiano la loro natura.
5. Quindi infine cosa può fare il nostro risparmiatore?
Il risparmiatore passerà da una banca a un’altra e a un’altra ancora, ci sono sicuramente differenze tra una banca e un’altra ma il mio discorso non vuole vertere sul mondo bancario o delle reti ma sull’investitore finale. Dobbiamo tutelare l’investitore finale e qui purtroppo l’unica soluzione che noi abbiamo è quella di affidarsi a un medico del settore finanziario perché in questa giungla è impossibile districarsi.
All’inizio della mia attività – prosegue Cesare Armellini – ho deciso di analizzare tutti i prodotti presenti sul mercato, ho fatto questo investimento e inizialmente non pensavo che fosse una cosa veramente così impegnativa, ci ho messo anni e anni per destrutturare tutti i prodotti presenti sul mercato. Il mio consiglio al risparmiatore finale è quello di individuare il medico giusto o il professionista giusto, vi consiglio di andare ad ascoltare un soggetto che opera in modo indipendente slegato da logiche di vendita perché probabilmente riuscirete ad avere quelle risposte che non siete mai riusciti ad avere per gestire al meglio la vostra finanza.
Io vedo la cultura finanziaria molto dura, vedo più facile il cercare di distinguere sul mercato se il soggetto lavora per te o per una banca, se opera come soggetto che vende prodotti finanziari o se opera come professionista slegato da qualsiasi logica commerciale.