Consulenza Finanziaria nel mondo - NAFOP
Cerca
Close this search box.

La consulenza finanziaria nel mondo

La consulenza finanziaria nel mondo

Il modello Fee-Only Fully Independent
è una realtà consolidata nel mondo

Nei Paesi finanziariamente più evoluti il modello della consulenza finanziaria prestata da soggetti diversi da banche o altri intermediari finanziari si è sviluppato negli anni e si è affermato come approccio che consente agli investitori e alle famiglie di poter beneficiare di una consulenza senza conflitti di interesse, nella quale cioè il consulente non deve mediare tra gli interessi del cliente e quelli di un terzo.
A titolo di esempio, segnaliamo che secondo l’analisi sulle abitudini e le preferenze in ambito finanziario degli americani, effettuata nel 2004 dall’associazione Certified Financial Planner Board of Standards, una delle principali fonti di ricerca internazionale nel settore finanziario, i fee-only financial planner – i pianificatori finanziari remunerati a parcella – rappresentavano già in quel periodo la categoria professionale preferita da circa la metà degli investitori.
Ad oggi, secondo una recente ricerca di Penn Shoen Berland sempre per CFP Board, 9 americani su 10 concordano sul fatto che chi fornisce la consulenza debba mettere gli interessi dei consumatori al di sopra dei propri e debba informarli su eventuali conflitti di interesse. In sostanza il 90% degli statunitensi apprezza la consulenza finanziaria indipendente
Q17: how much do you agree or disagree with the following statement? When you receive investment advice from a financial advisor,
the person providing the advice should put your interests ahead of their and should have to tell you up front about any confllicts
of interest that could potentially influence that advice.
FONTE: RICERCA DI PENN SHOEN BERLAND
per Certified Financial Planner Board of Standards
In Europa, a partire dal 2007, sono state recepite due Direttive denominate MiFid (Markets in Financial Instruments Directive).

La prima (2007) ha identificato la consulenza finanziaria come “servizio di investimento” primario, per esercitare la quale è necessaria una autorizzazione.

La seconda MiFid (2018) ha introdotto il concetto di “indipendenza” nella prestazione della consulenza finanziaria, ed è stata di forte impatto sull’Italia, in quanto ha dato impulso alla creazione del nuovo Albo dei consulenti finanziari con le sezione dedicate ai soggetti dotati del requisito di indipendenza soggettiva.

Questo ha portato, tra le altre cose, all’incremento della sottoscrizione da parte degli investitori di prodotti a basso costo o senza commissioni e la diminuzione di prodotti assicurativi con componente finanziaria, i cui livelli di costo come noto sono significativi.
Nel vicino Regno Unito, nel 2013 è entrata in vigore la RDR, Retail Distribution Review, che ha imposto a tutti gli operatori del settore finanziario il divieto del percepimento di commissioni e l’obbligo della remunerazione diretta.
Nel dibattito aperto sulla futura direttiva MiFid tre, si sta valutando un avvicinamento alla normativa britannica, con l’eliminazione delle commissioni ed il pagamento del servizio direttamente a parcella del servizio di consulenza.



NAFOP, insieme all’associazione AssoSCF, si è espressa nelle sedi istituzionali con considerazioni a favore del modello di indipendenza “pura”, cosiddetto Fully Independent che prevede, secondo quanto messo in atto dalla normativa italiana, una remunerazione basata esclusivamente sull’onorario versato dal cliente.
In Europa, a partire dal 2007, sono state recepite due Direttive denominate MiFid (Markets in Financial Instruments Directive).

La prima (2007) ha identificato la consulenza finanziaria come “servizio di investimento” primario, per esercitare la quale è necessaria una autorizzazione.

La seconda MiFid (2018) ha introdotto il concetto di “indipendenza” nella prestazione della consulenza finanziaria, ed è stata di forte impatto sull’Italia, in quanto ha dato impulso alla creazione del nuovo Albo dei consulenti finanziari con le sezione dedicate ai soggetti dotati del requisito di indipendenza soggettiva.
Nel vicino Regno Unito, nel 2013 è entrata in vigore la RDR, Retail Distribution Review, che ha imposto a tutti gli operatori del settore finanziario il divieto del percepimento di commissioni e l’obbligo della remunerazione diretta.

Questo ha portato, tra le altre cose, all’incremento della sottoscrizione da parte degli investitori di prodotti a basso costo o senza commissioni e la diminuzione di prodotti assicurativi con componente finanziaria, i cui livelli di costo come noto sono significativi.
Nel dibattito aperto sulla futura direttiva MiFid tre, si sta valutando un avvicinamento alla normativa britannica, con l’eliminazione delle commissioni ed il pagamento del servizio direttamente a parcella del servizio di consulenza.

NAFOP, insieme all’associazione AssoSCF, si è espressa nelle sedi istituzionali con considerazioni a favore del modello di indipendenza “pura”, cosiddetto Fully Independent che prevede, secondo quanto messo in atto dalla normativa italiana, una remunerazione basata esclusivamente sull’onorario versato dal cliente.
In Europa, a partire dal 2007, sono state recepite due Direttive denominate MiFid (Markets in Financial Instruments Directive).

La prima (2007) ha identificato la consulenza finanziaria come “servizio di investimento” primario, per esercitare la quale è necessaria una autorizzazione.

La seconda MiFid (2018) ha introdotto il concetto di “indipendenza” nella prestazione della consulenza finanziaria, ed è stata di forte impatto sull’Italia, in quanto ha dato impulso alla creazione del nuovo Albo dei consulenti finanziari con le sezione dedicate ai soggetti dotati del requisito di indipendenza soggettiva.
Nel vicino Regno Unito, nel 2013 è entrata in vigore la RDR, Retail Distribution Review, che ha imposto a tutti gli operatori del settore finanziario il divieto del percepimento di commissioni e l’obbligo della remunerazione diretta.



Questo ha portato, tra le altre cose, all’incremento della sottoscrizione da parte degli investitori di prodotti a basso costo o senza commissioni e la diminuzione di prodotti assicurativi con componente finanziaria, i cui livelli di costo come noto sono significativi.
Nel dibattito aperto sulla futura direttiva MiFid tre, si sta valutando un avvicinamento alla normativa britannica, con l’eliminazione delle commissioni ed il pagamento del servizio direttamente a parcella del servizio di consulenza.



NAFOP, insieme all’associazione AssoSCF, si è espressa nelle sedi istituzionali con considerazioni a favore del modello di indipendenza “pura”, cosiddetto Fully Independent che prevede, secondo quanto messo in atto dalla normativa italiana, una remunerazione basata esclusivamente sull’onorario versato dal cliente.

Rassegna stampa

23

Dic

News dall'Associazione

Condividi:

Iscriviti alla newsletter