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Rassegna Stampa

Consulenza finanziaria indipendente : i vantaggi per gli Investitori

AdvisorWorld

La necessità di una consulenza finanziaria indipendente è diventata sempre più evidente negli ultimi anni, poiché il mondo della finanza diventa più complesso e le persone faticano a prendere decisioni di investimento in linea con le diverse condizioni dei mercati finanziari.

5 aprile 2023

Intervista a Luca Mainò, cofondatore Consultique SCF, vice presidente AssoSCF, membro del Direttivo NAFOP

Dottor Mainò, facciamo il punto sulla domanda di consulenza finanziaria indipendente. Che cosa emerge dalla vostra interazione quotidiana con investitori e famiglie?

Quello che notiamo da tempo è la crescita dell’interesse verso la consulenza finanziaria slegata da banche ed intermediari. Consulenti e SCF ricevono ogni giorno telefonate e email da parte di diverse tipologie di utenti che cercano una seconda opinione sui propri investimenti. Si tratta sia di piccoli risparmiatori che di famiglie con patrimoni significativi, che hanno l’esigenza di avere un parere su come è allocato il proprio patrimonio e vogliono sapere come ristrutturare la propria asset allocation.

Cosa vi chiedono gli investitori nello specifico? Che cosa li preoccupa in questa fase?

In primo luogo, vogliono capire se la banca presso la quale hanno depositato i propri asset finanziari è solida; questo alla luce delle notizie sulla crisi di alcune banche americane e in merito alla recente questione dell’acquisizione di una banca europea da parte di un istituto concorrente. Poi, l’altro tema è quello della protezione della propria ricchezza: c’è l’argomento inflazione che preoccupa gli investitori più attenti, ma anche una maggiore consapevolezza circa i costi dei prodotti in portafoglio che spesso erodono capitale e rendimenti.

In oltre vent’anni di attività avete sviluppato un network di professionisti e società di consulenza indipendente nel nostro Paese. Cosa apprezzano i vostri clienti?

Con il modello di consulenza Fee-Only Fully Independent i professionisti e le società di consulenza sono pagati solo ed esclusivamente a parcella dai clienti. Ma non solo. Non hanno nemmeno rapporti con banche o altri intermediari. Questo consente loro di non dover mediare tra gli interessi dei clienti e quelli della banca, garantendo un servizio realmente indipendente a beneficio completo dell’investitore. Servizi che prima erano rivolti solo a famiglie con patrimoni importanti oggi sono a disposizione di tutti: adesso, con il supporto di queste nuove realtà indipendenti è possibile far valere il proprio potere contrattuale nei confronti della banca, ad esempio rinegoziando le condizioni e sostituendo prodotti di investimento a volte costosi ed illiquidi con strumenti efficienti e liquidi/liquidabili.

I consulenti indipendenti e le SCF cosa propongono ai propri clienti?

Il servizio principale è la pianificazione patrimoniale che si concretizza in diverse fasi. Anzitutto è necessario mappare il patrimonio della famiglia, per una visione chiara di tutti gli asset e delle passività (investimenti, conti, immobili, debiti). Risponde alla domanda “a quanto ammonta la mia ricchezza?” alla quale quasi tutti rimangono a bocca aperta e non sanno cosa dire. Poi bisogna capire se gli investimenti in essere hanno un senso oppure no; spesso troviamo situazioni completamente fuori da ogni logica di pianificazione. Successivamente c’è la scelta dell’intermediario. La fase più delicata è però quella dove si individuano gli obiettivi di tutto il nucleo familiare, dove noi abbiamo un ruolo di supporto determinante. A questo punto bisogna prioritizzare gli obiettivi e matcharli con gli asset disponibili in una visione temporale più o meno lunga a seconda del tipo di obiettivo e delle risorse a disposizione. Con l’approccio “fully independent” tutti questi step sono semplificati, in quanto consulente e cliente possono agire senza vincoli o frizioni di nessun tipo, che invece non di rado notiamo quando l’advisor deve rendere conto ad una banca.

Dottor Mainò, se una persona vuole diventare un consulente finanziario indipendente o creare una SCF, cosa deve fare?

Chi gestisce clienti per una banca o opera come agente di una rete può, una volta dimesso, fare domanda di iscrizione nella sezione ad hoc dell’albo. Prima di agire, consiglio comunque di organizzare una call con un consulente indipendente per esaminare se si è in possesso di tutti i requisiti. I neofiti devono sostenere un esame organizzato dall’organismo OCF e poi possono presentare domanda di iscrizione. La creazione di una SCF (Srl o S.p.A.) prevede che i componenti del consiglio di amministrazione siano tutti iscritti all’albo nell’apposita sezione.

Un ultimo consiglio per chi possiede un patrimonio.

Ripeto ciò che ho scritto in un post all’inizio del 2023: “se avete un patrimonio finanziario, piccolo o grande non ha importanza, dategli un occhio con attenzione. Se non sapete come, fatevi aiutare da qualcuno che ne sa più di voi. Se pensate che sia tutto a posto, chiedete comunque una seconda opinione. Se già avete dubbi su come è allocato, non perdete altro tempo.

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