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Consulenti: Ocf attiva i canali digitali per i controlli

Comunicazioni differenziate per le categorie vigilate

Ocf digitalizza la vigilanza sui consulenti finanziari, grazie all’individuazione di specifici indicatori di anomalia. Si tratta dell’attività di vigilanza preventiva risk based sugli iscritti all’albo, un sistema operativo da quest’anno. Come spiega Alessandro Paralupi, direttore generale di Ocf: «Da quando abbiamo avuto il trasferimento delle funzioni da Consob, abbiamo ritenuto che fosse importante introdurre un sistema di early warning, che sia in grado di intercettare eventuali sintomi di condotte non lecite. Si tratta però, come detto di sintomi, rispetto ai quali i funzionari di Ocf fanno le dovute verifiche e che potrebbero non tradursi nella contestazione di violazioni. Si tratta di uno strumento che ci aiuta a focalizzare l’azione di vigilanza, individuando in maniera preventiva segnali di rischio, che però sono da verificare».

In pratica gli indicatori di anomalia costituiscono un flusso informativo riguardante l’operatività degli iscritti ed avente ad oggetto un set di dati. Questo set di dati è utile per individuare specifici rischi di violazione qualora, una volta elaborati sulla base di determinati algoritmi, superino un valore soglia ritenuto indice di possibili comportamenti scorretti.

Gli indicatori sono specifici e differenziati a seconda della categoria di consulenti vigilata, per cui sono diversi per gli autonomi, gli abilitati all’offerta fuori e le società di consulenza finanziaria. «Per i consulenti abilitati all’offerta fuori sede – spiega Paralupi – guardiamo le indicazioni sull’informativa relativa alla trasparenza, sulle provvigioni e i dati sulla profilatura dei clienti. Per le società di consulenza finanziaria e i consulenti finanziari autonomi abbiamo invece un’attenzione particolare sull’indipendenza, sui conflitti di interesse e sugli incentivi. Inoltre per gli autonomi è importante controllare le assicurazioni che utilizzano a copertura delle loro attività, perché a differenza delle Sim delle banche non hanno un patrimonio di vigilanza. Inoltre altri elementi presidiati sono la remunerazione e le raccomandazioni di investimento».

Questi set di dati sono utili per individuare specifici rischi di violazione qualora, una volta elaborati sulla base di determinati algoritmi, superino un valore soglia ritenuto indice di possibili comportamenti scorretti. In ogni caso questo non significa automaticamente che si è in presenza di una violazione, ma che si tratta di una situazione da esaminare da parte degli uffici di Ocf.

La necessità della digitalizzazione è resa evidente dalla quantità dei dati che l’Ocf riceve. Le comunicazioni relative al 2023 sono pari a 34.169 per i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (i consulenti che fanno capo alle reti, Cff), per i consulenti finanziari autonomi (Cfa che nel linguaggio comune vengono indicati come indipendenti), sono state 551 e per le società di consulenza finanziaria (Scf) 573. Un dato rilevante, anche se ancora parziale, mancando ancora le comunicazioni del secondo semestre (per i Cff) e dell’ultimo trimestre (per i Cfa ed Scf). Inoltre, negli ultimi tre anni il tasso di compliance per le tre categorie risulta aumentato, toccando picchi del 95 per cento.

30 dicembre 2023 – plus pagina 11

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